di Duccio Magnelli
Finita la stagione Covid, ricomincia la stagione post (si fa per dire) Covid. La finale di Champions League chiude definitivamente (con tanti sospiri di sollievo) la più tormentata e ansiogena stagione calcistica della storia. Una bella partita, quella tra Bayern e PSG, vinta dai tedeschi ma che i francesi potevano a loro volta vincere se solo Mbappè e Neymar fossero riusciti a non farsi ipnotizzare dal portiere Neuer, che adesso è sicuramente da considerare il migliore al mondo. La partita di domenica forse segna definitivamente la fine dell’epoca del duopolio Messi-Cristiano Rolando. I due cominciano ad avere una certa età e inoltre le squadre in cui attualmente giocano non sembra abbiano voglia di assecondarne le residue voglie di nuove vittorie. Il Barcellona è stato polverizzato dal Bayern mentre la Juventus, nonostante tanta buona volontà, si è fatta eliminare dall’Olimpique Lione, nelle retrovie del campionato francese. Adesso, con ogni probabilità, è iniziata la fase di ricostruzione per i due club. E i due assi, incredibile ma vero, adesso non appaiono così indispensabili. Come detto, non sono più ragazzini. Hanno ingaggi stratosferici e venderli, anche a saldo, non è così semplice. Nemmeno su Amazon (dicono che qualcuno ci abbia già provato). Certo, i loro nomi attirerebbero ancora folle plaudenti. Ma non in un momento di stadi chiusi e di campagne abbonamenti indecifrabili. E poi, c’è poco tempo. Addirittura qualche campionato è già ricominciato. Quello francese, per esempio, che però era chiuso da marzo.
Per l’Italia la Champions è stata un mezzo disastro. Tre squadre eliminate subito, e solo l’Atalanta ha dato la sensazione di potercela fare a passare il turno. Maggiori soddisfazioni, si fa per dire, ha portato l’Europa League, che ha visto l’Inter in finale. I nerazzurri, però, si sono presentati alla cerimonia conclusiva in pantofole e pantaloni corti. Niente è trapelato in finale di quello che avevano fatto nelle partite precedenti, soprattutto quella con lo Shakthar. Il coltello fra i denti era stato lasciato negli spogliatoi e la ormai cronica impossibilità di Conte di vincere in Europa ha contagiato la squadra. L’Europa League è stata vinta dal Siviglia, arrivato al suo sesto successo negli ultimi 14 anni. A Firenze ogni tanto si sente parlare del Siviglia come modello calcistico da imitare. Purtroppo i modelli sono unici. E ogni società calcistica è una entità a se stante. Firenze ci sta provando ma la strada è lunga, molto lunga. Ancora più lunga e impervia se non ci sarà il nuovo stadio, che per Commisso è un fattore indispensabile per gli eventuali successi futuri. Intanto, già dal nuovo mercato qualcosa sapremo di quello che devono aspettarsi i tifosi viola. Ci sono molti nomi, troppi. La verità, con ogni probabilità, non è stata ancora svelata.
Rispondi