La testimonianza di Maria Cristina Calamai su un problema del quartiere che deve essere risolto essendo molto ma molto pericoloso. Per tutti
Lo scorso sabato,dopo aver assistito all’ennesima sconfitta della Fiorentina, mi sono incamminata verso la via del ritorno. Il percorso è sempre lo stesso
Esco dal lato tribuna, costeggio lo spazio lasciato disponibile dall’ingombro delle Tv, attraverso la strada che immette nel viale Manfredo Fanti e costeggia i giardini. A parte la folla in entrambe le direzioni, a parte che spesso viene chiuso con cancellate l’accesso al viale costringendo tutti a passare da quel fazzoletto di marciapiede laterale a sinistra creando così un cunicolo strettissimo e pericoloso dove ci troviamo ingabbiati ( mi piacerebbe conoscere le motivazioni di queste scelte), a parte tutto ciò premesso, quando si è riusciti a raggiungere il viale pensi di essere fuori pericolo!
Non è così.
Quel tratto è molto sconnesso vuoi per le radici degli alberi che sporgono, vuoi per le innumerevoli buche, sta di fatto che all’altezza della pensilina Ataf dopo il bar Maratona ho messo il piede in fallo in una delle tante (buche) e son caduta malamente.
Esito: polso fratturato, braccio ingessato, prognosi 30 giorni. Considerato che quel tratto è molto frequentato anche dai bambini, penso che sarebbe il caso di occuparsene e renderlo più sicuro…adesso non lo è.
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