La Viola porta a casa il VisitMalta Tournament, alla faccia di chi dice “mai una gioia”, e si prepara nel modo migliore alla partita di Coppa Italia a Torino. Non era la Champions e nemmeno l’Europa League, siamo d’accordo. Gli avversari erano un po’ goffi e poco brillanti (abbiamo visto portieri migliori fra i dilettanti). E la coppa è stata innalzata da capitan Pezzella col braccino un po’ corto e il sorriso un po’ stiracchiato. Ma per chi è abituato a non vincere nulla, anche un piccolo successo sembra qualcosa di importante. Il “trionfo” nel torneo è corredato dagli otto gol fatti con zero subiti. E, soprattutto, porta fieno in cascina a chi affermava che Muriel è un ottimo acquisto. Il colombiano segna una tripletta, un gol su rigore, e dimostra di essere già in buona forma. Qualcuno parla già di squadra Muriel-dipendente. Forse eccessivo, visto anche il valore degli avversari. Ma se a questo aggiungiamo il gol di Thereau, si può cominciare a dire che le gerarchie nell’attacco viola potrebbero presto cambiare. Certo, perché, nonostante il valore degli avversari, Pjaca e Simeone hanno sbagliato l’impossibile. Ora, magari il francese, per età e per poca attitudine alla gara, non troverà posto, ma visto che Chiesa e Muriel sono ormai inamovibili, sarà bene che gli altri due si tirino su le maniche, considerando anche che c’è Mirallas in lista d’attesa. Per il croato abbiamo poche speranze, ci sembra anche svogliato e poco interessato, ma dall’argentino ci aspettiamo un risveglio piuttosto rapido. Già da domenica a Torino. Partita importantissima diremo fondamentale per la stagione viola. Un’eventuale eliminazione avrebbe infatti effetti disastrosi, in una stagione praticamente priva di obbiettivi (il settimo posto non può essere cosiderato tale). Domenica ci sarà bisogno di tutti. Anche dei, finora, non pervenuti.
Vittoria a Malta. Buon viatico per Torino

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